CASO APTUIT LAV AL LAVORO

Sul caso Aptuit an Evotec Company, del quale abbiamo scritto un precedente articolo, che i primi di settembre ha visto l’arrivo di 20 cani Beagle dalla Francia destinati alla sperimentazione negli stabilimenti della Aptuit di Verona, LAV comunica di essere al lavoro nel difficile compito di raccogliere informazioni sugli esperimenti condotti dal colosso farmaceutico, in un ambito, quello della vivisezione, ancora caratterizzato da tanta segretezza.

Un lavoro che porta avanti, al di là delle manifestazioni, anche impegnando le Istituzioni, tra le quali il Comune di Verona, a quali è stato chiesto chiarimenti sulla sorte dei cani utilizzati negli esperimenti, il decreto legge 26/2014 prevede infatti che, alla fine della procedura sperimentale, gli animali non possano essere soppressi se non per specifiche motivazioni.

Ricordiamo che proprio il regolamento per la tutela degli animali di Verona prevede che il Comune possa autorizzare, sospendere, revocare l’autorizzazione agli stabilimenti di allevamento e di fornitura degli animali a fini sperimentali a seguito di attività ispettiva e che possa farsi parte attiva affinché nell’ambito del suo contesto territoriale le attività che prevedono l’utilizzo di animali a scopi sperimentali avvengano con tutte le garanzie e le tutele previste dalla normativa vigente.

LAV si domanda quindi se Aptuit segua correttamente le disposizioni di legge che prevederebbero, ad esempio, la possibilità di cedere ad associazioni richiedenti i cani già utilizzati e non più “necessari” per gli esperimenti, come è successo per i macachi delle Università di Verona che, dopo una vita nella gabbia, grazie a LAV, ora vivono al sicuro lontani dai laboratori.

Anche su questo ultimo aspetto interviene il regolamento comunale, stabilendo che il Comune incoraggia le attività previste dalla normativa di liberazione e reinserimento degli animali utilizzati o destinati a essere utilizzati nelle procedure di sperimentazione e a tal fine può avvalersi anche del supporto di associazioni di protezione degli animali.

LAV comunica infine che continuerà a provare tutte le strade possibili per provare a salvare i Beagle presenti nello stabilimento, anche tramite l’organizzazione di nuove possibili manifestazioni.