PROGETTO FILOVIA PERCEZIONE DEI CITTADINI

E’ passato poco più di un anno dall’avvio del primo grande cantiere della filovia, quello in Città di Nimes, all’epoca i veronesi a conoscenza del progetto erano il 27%, oggi il 49%, con il 67% di loro favorevoli alla realizzazione dell’infrastruttura.

Ciò è quanto emerge dal recente sondaggio commissionato da AMT3 all’azienda Demetra Opinioni per testare come i veronesi stanno vivendo la trasformazione infrastrutturale in atto e raccogliere i feedback della massiccia campagna di informazione messa in atto per far conoscere il progetto non solo nelle sue diverse fasi ma anche i benefici che porterà sul territorio.

I più favorevoli all’opera sono i suoi potenziali fruitori, ovvero quella fetta di giovani e anziani che già usano il trasporto pubblico come principale mezzo di spostamento in città, tra gli under 30 la percentuale di favorevoli arriva all’80% e al 70% tra gli over 65, dati questi che registra un aumento del consenso del circa 22%.

Le motivazioni a sostegno del progetto riguardano principalmente la sostenibilità ambientale, la riduzione dell’inquinamento, il miglioramento del traffico e della circolazione e il potenziamento del servizio pubblico con spostamenti più comodi e veloci.

Chi si dice invece contrario alla realizzazione dell’opera porta come motivazione l’incertezza della durata dei cantieri e il rischio che non vengano rispettati i crono programmi, una sfida, questa, che vede l’Amministrazione impegnata sin dall’avvio dei lavori in via Città di Nimes la cui fine è prevista prima di Vinitaly come da sempre annunciato, a riprova che è possibile rispettare i tempi anche di opere così complesse.

La prima parte del sopracitato sondaggio ha indagato il trasporto pubblico in generale, rilevando che è principalmente utilizzato dai giovani tra i 18 e i 29 anni, oltre il 50% di loro usufruisce anche di servizi di sharing, e dagli anziani over 65, con differenti abitudini ed esigenze mentre tra chi non utilizza il trasporto pubblico le motivazioni ricadono su un servizio poco adatto alle loro esigenze quotidiane e sulla preferenza di spostamenti più comodi con altri mezzi come l’automobile.

La seconda parte ha interessato i canali con i quali le informazioni hanno raggiunto gli intervistati, nel caso di adulti e anziani l’informazione è arrivata dai mezzi più tradizionali come giornali e tv mentre tra i giovani i canali più efficaci sono stati i social media e il passaparola.