MULTE E TASSE NON PAGATE NO ALLO STRALCIO

Anche il Comune di Verona ha deciso di non avvalersi della possibilità data dalla legge 197 del 29 dicembre scorso di stralciare automaticamente le somme dovute a titolo di sanzioni e interessi relativi a tributi comunali, relativi al periodo dal 1/1/2000 al 31/12/2015, di importo inferiore a euro 1.000,00.

Analoga decisione è stata assunta anche per i soli interessi relativi alle violazioni del codice della strada.

Per il Comune, relativamente ai tributi di pertinenza, si tratta di alcune centinaia di migliaia di euro a fronte di un totale di circa 20 milioni di tasse.

A sostegno della scelta dell’Amministrazione scaligera c’è il parere favorevole dei Revisori dei Conti, oltre a quanto già previsto dalla maggior parte dei Comuni, tra cui Milano, Roma, e in Veneto, Treviso e Padova.

L’assessora alle politiche sociali e abitative, tributi e polo catastale Luisa Ceni ricorda nel contesto che ci sono altre soluzioni per andare incontro ai cittadini che si trovano in difficoltà nel pagare debiti amministrativi, come lo strumento delle rateizzazioni, precisando che una norma di questo tipo rischierebbe inoltre di agevolare chi non ha pagato e non si è comportato correttamente a scapito invece di chi rispetta regole e scadenze, una sorta quindi di disincentivo ad adempiere ai propri obblighi, per una modalità che il Comune non vuole assolutamente promuovere, oltre al fatto che rinunciare alla riscossione significherebbe dovere recuperare le entrate mancante da altre voci, un’operazione tra l’altro non contemplata nell’attuale bilancio comunale.