Dopo il blocco dell’ingresso del casello Sud dell’autostrada A4 avvenuto lo scorso mese tramite l’esibizione dello striscione “Basta vivisezione! Fuori i beagle da Evotec”, il gruppo “Centopercento Animalisti” torna a richiedere la liberazione dei beagle presenti nel centro sperimentale Aptuit, gruppo Evotec, di Via Fleming a Borgo Roma.
Nella notte di martedì, alcuni militanti del sopracitato gruppo animalista, avrebbero di fatto imbrattato con del sangue finto i cancelli del centro Aptuit, applicando successivamente l’ennesimo striscione di protesta.
Di seguito il comunicato di rivendicazione e il video del gesto dimostrativo.
“Nessuna notizia sulla situazione dei cuccioli di beagle trapela dalle mura di Evotec, a Verona, sembra siano ancora vivi, ma i dubbi restano. Da 12 mesi ormai sono detenuti e, se le “carezze” della “sperimentazione” non sono ancora iniziate, la condizione in cui sono tenuti è già una tortura: un cane, animale sociale, e oltretutto giovane, da mesi tenuto da solo in un box di acciaio, in uno stato di completa deprivazione sensoriale e affettiva. Una condizione peggiore della morte, anche se gli “ispettori” dell’ASL veterinaria a suo tempo hanno ipocritamente dichiarato che “sono tenuti bene”. Tutti coloro che operano in quella azienda sono colpevoli: dai dirigenti ai “dottori”, dagli impiegati agli inservienti. La lotta del movimento Centopercento Animalisti non si ferma, in prima serata del 6 settembre, i nostri militanti sono tornati in via Fleming a Verona davanti ai cancelli di Evotec. Questa volta oltre al manifesto, è stato gettato del sangue (artificiale) sullo striscione affisso e sul cancello d’entrata dell’azienda. Non intendiamo far spegnere i riflettori sulla questione!”