SPAZIO CANDIDATI CIRCOSCRIZIONE

Lo scorso mese, in vista delle Amministrative, avevamo aperto una spazio dedicato ai candidati in 5^ Circoscrizione che volessero condividere con gli elettori, le proprie opinioni e progetti, per i nostri quartieri.

Oggi, in questo appuntamento, vi proponiamo una candidata che gentilmente aveva accettato il nostro invito.

PRESENTAZIONE

Nome e Cognome: Daniela Strippoli
Età: 30
Titolo di studio: Laurea magistrale in giurisprudenza
Occupazione: Avvocato diritto penale e dell’immigrazione
Quartiere di residenza: Borgo Roma
Partito / Movimento / Lista Civica: Partito Democratico

MOTIVO DELLA CANDIDATURA

Da tempo sentivo la necessità di contribuire al benessere della mia comunità e l’impegno politico costituisce certamente una delle modalità attraverso cui ciò è possibile.
In particolare, ho deciso di mettere a disposizione le competenze maturate in materia di legalità e sicurezza, temi delicatissimi e molto spesso strumentalizzati al fine di raccogliere facile consenso elettorale.
Vorrei apportare una prospettiva nuova, quella di una città aperta ed inclusiva, in grado di cogliere le sfide della contemporaneità, affrontandole con un linguaggio garbato e uno sguardo lungimirante.
Mi piacerebbe che si potesse parlare di Verona come di una città con grandissime potenzialità, molte ancora inesplorate, e che alle cariche Istituzionali venisse riconferita quella dignità, anche nell’immagine, che negli ultimi quindici anni di amministrazione pubblica è stata offuscata dalla presenza sulla scena politica locale di personalità di dubbia autorevolezza.
Di qui la mia decisione di candidarmi per il Consiglio Comunale di Verona e per il Consiglio della 5^ Circoscrizione.

OPINIONE SULL’ATTUALE STATO DEI QUARTIERI

Servizi:

Sicuramente balza all’occhio come negli anni sia sempre più venuto a mancare quel decentramento nell’offerta di servizi che è, invece, fondamentale per garantirne un adeguato livello a tutta la cittadinanza.
Penso soprattutto ai servizi anagrafici e alla non agevole fruibilità da parte di persone con ridotta mobilità, costrette a recarsi allo sportello di via Adigetto anche per un banale rinnovo del documento d’identità.
Per questo ritengo doverosa la riapertura degli sportelli dell’Anagrafe, almeno per uno o due giorni alla settimana, anche nelle periferie.

Sicurezza:

Si tratta di una tematica complessa sotto molteplici punti di vista e troppo spesso oggetto di strumentalizzazioni e semplificazioni propagandistiche.
E’ necessario infondere nella cittadinanza la convinzione che il primo baluardo della legalità sia costituito dalla capacità della comunità tutta di arginare le marginalità sociali e limitare i conflitti interpersonali.
Mediamente, quando si parla di mancata sicurezza nei quartieri, ci si riferisce all’apparente aumento della criminalità di carattere predatorio (furti in appartamento, borseggi, atti vandalici, ecc.): in realtà, statistiche alla mano, non sembra possa dirsi che Verona sia una città pericolosa.
Eppure la percezione comune è tutt’altra: cosa fare dunque?
Ritengo che per rafforzare il senso di sicurezza sia innanzitutto necessario corroborare il sentimento di comunità e mi spiego meglio: non è pensabile, e forse nemmeno auspicabile, istituire un presidio di polizia in ogni angolo della città, come taluni propongono con modi e toni ideologicamente orientati, è sì possibile e doveroso un rapporto costruttivo con le Forze dell’Ordine (penso, ad esempio, all’individuazione di hot spot, e cioè specifiche aree da attenzionare), ma non si può prescindere dalla valorizzazione dei legami sociali: dalla lettura di tutti gli studi criminologici sui fenomeni delinquenziali nelle città medio piccole emerge con chiarezza come l’efficienza delle cosiddette agenzie del controllo informale (scuola, palestre, parrocchie, luoghi di aggregazione giovanile, ecc.) costituiscano realmente il primo grande sostrato per costruire quartieri più sicuri e tranquilli.
Per questo affermo con convinzione che investire in decoro urbano, istruzione, attività culturali e sociali sia il miglior modo per “fare sicurezza” e che non siano affatto funzionali gli anacronistici e pericolosi slogan pre-elettorali, che da cittadina e professionista del diritto sono ormai stanca di ascoltare.

Pulizia:

Il tema della pulizia nei quartieri, soprattutto in alcune periferie, è strettamente connesso a quello della sicurezza percepita.
E’ indubbio che aree di degrado urbano ingenerino nei cittadini sentimenti di insicurezza e abbandono.
Ritengo, però, che gli sforzi di Amia (società municipalizzata che si occupa della raccolta dei rifiuti) e delle associazioni di volontariato attive sul territorio non siano da soli sufficienti a garantire quartieri puliti; è necessario diffondere una maggiore sensibilità anche nei singoli, magari attraverso progetti scolastici che rendano i nostri ragazzi, un giorno, degli adulti più consapevoli.

Viabilità:

Come noto, tutta Verona Sud subisce grandemente i disagi dovuti a traffico e inquinamento.
La variante alla SS12 sarà certamente uno strumento di sollievo per alcune aree particolarmente critiche (penso a Ca’ di David in testa), ma è necessario ripensare alla viabilità anche di altre zone, soprattutto quella del quartiere fieristico e della ZAI tutta.

Mobilità sostenibile:

Sono una grande sostenitrice del trasporto pubblico locale.
Utilizzo l’autobus urbano almeno due volte al giorno e subisco in prima persona i disagi dovuti alle attese, alle corse mancate e a mezzi molto spesso non doverosamente igienizzati.
Ritengo opportuno e lungimirante investire in una frequenza maggiore delle corse, aumentando, da un lato, il numero delle tratte (mi piacerebbe, ad esempio, che i quartieri fossero meglio collegati) e, dall’altro, prolungando le corse diurne fino alle ore 22.00 di sera (in quanto il servizio serale si mostra allo stato in tutta la sua inefficienza).

Verde pubblico:

Valorizzare i quartieri non significa soltanto renderli attrattivi per imprenditori edilizi e consumatori.
Bisogna riportare al centro del dibattito pubblico il benessere cittadino, la sua salute: ecco, in questo senso la quantità di verde pubblico può fare la differenza e non mi voglio rassegnare all’idea che Verona Sud diventi sempre più una colata di cemento.

PROGETTI CHE VORREBBE INIZIARE O PROSEGUIRE NELL’INTERESSE DEI QUARTIERI

Mi piacerebbe fosse istituita una cabina di regia che guidasse e mettesse in comunicazione in maniera sinergica le diverse realtà presenti sui nostri territori.
L’impressione è che, soprattutto con riferimento alle associazioni del terzo settore, ognuno agisca con molta buona volontà, ma in ordine sparso.
Bisogna, invece, che la politica interpreti correttamente il proprio ruolo di regista e che sappia valorizzare le diverse competenze ed esperienze maturate dai volontari delle tante associazioni presenti sul nostro territorio.

MESSAGGIO PER GLI ELETTORI

Il 12 giugno siamo chiamati a scegliere che tipo di comunità vogliamo essere e quali valori vogliamo proporre come società civile.
I miei, i nostri come Partito Democratico a sostegno di Damiano Tommasi Sindaco, sono quelli dell’inclusione sociale, della solidarietà, dell’ascolto delle diverse istanze sociali e del confronto, per una città che metta al centro del dibattito pubblico il benessere dei suoi abitanti.