SPAZIO CANDIDATI CIRCOSCRIZIONE

Lo scorso mese, in vista delle Amministrative, avevamo aperto una spazio dedicato ai candidati in 5^ Circoscrizione che volessero condividere con gli elettori, le proprie opinioni e progetti, per i nostri quartieri.

Oggi, in questo appuntamento, vi proponiamo un candidato che gentilmente aveva accettato il nostro invito.

PRESENTAZIONE

Nome e Cognome: Michael Campo
Età: 28
Titolo di studio: Laurea in scienze della comunicazione
Occupazione: Educatore doposcuola e collaboratore giornalistico
Quartiere di residenza: Borgo Roma
Partito / Movimento / Lista Civica: Partito Democratico

MOTIVO DELLA CANDIDATURA

Credo che ci sia necessità di una politica attiva da parte della cittadinanza per poter avviare un reale cambiamento (in positivo) della nostra città.
Dopo aver assistito al totale decadimento dei nostri quartieri e della città su più piani, da quello urbanistico a quello culturale, ho deciso di mettere a disposizione le mie conoscenze, mi sono sempre occupato di cultura e ho lavorato nell’ambito del giornalismo d’inchiesta a Verona, per la gestione di un territorio complesso come il nostro, candidandomi in Consiglio di Circoscrizione qui in 5^.

OPINIONE SULL’ATTUALE STATO DEI QUARTIERI

Servizi:

Attualmente i servizi per i cittadini sono di difficile accesso sia fisicamente che digitalmente, penso alla chiusura dei servizi anagrafici di quartiere ad esempio e alla complessa procedura per poter usufruire dei servizi pubblici online.
Dovrebbe esserci una pianificazione accurata della gestione dei servizi, rendendo disponibili dei funzionari comunali all’interno dei quartieri che possano svolgere le pratiche digitali per la popolazione che non riesce per qualunque motivo a usufruire dei servizi online, oltre alla riapertura (anche parziale inizialmente) degli uffici fisici nei quartieri di tali servizi.
Il vero problema però è di carattere gestionale perché allo stato attuale, fatta eccezione per i servizi esclusivamente comunali, come l’Anagrafe, tutte le attività legate alla cultura, al tempo libero, allo sport, alle tematiche sociali sono delegate al lavoro di associazioni locali e/o nazionali senza però un concreto sostegno economico e organico da parte dell’Amministrazione comunale.

Sicurezza:

I dati sulla criminalità a Verona illustrati dalla Prefettura al Ministero degli Interni ci dicono che abbiamo “-27,9% di furti in casa, -22% di furti in negozi, di auto o su auto -36%, mentre salgono i furti di motocicli e ciclomotori, le rapine in abitazione sono salite da 9 a 15: ma si tratta di furti in presenza dei proprietari che si sono trasformati in rapine” (fonte).
Il problema quindi sta, a mio parere, in due fattori: da un lato abbiamo la percezione dei cittadini e dall’altro abbiamo i reati sommersi.
La percezione dei cittadini sulla sicurezza non si fonda solo ed esclusivamente sui reati commessi bensì sull’insieme del degrado di una zona, le frequentazioni di un’area precisa, la vicinanza a questi luoghi, la distanza rispetto alle istituzioni che sembrano immobili (anche se magari sono in movimento, seppur lento) e poi, soprattutto abbiamo il problema dei titoli sensazionalistici della stampa e delle dichiarazioni dell’Amministrazione.
Trovo normale che la popolazione sia preoccupata nel momento in cui le dichiarazioni sulla sicurezza vertono sempre e solo su baby gang e micro criminalità senza mai davvero approfondire e gestire la situazione in maniera limpida.

Pulizia:

La gestione della pulizia è, a Verona, qualcosa di assurdo.
Sul piano rifiuti siamo ancora al 50% di raccolta differenziata, con una gestione peraltro frammentata all’interno delle Circoscrizioni, Ca’ di David fa la differenziata basata sul calendario, Borgo Roma invece usa ancora i cassonetti classici, senza però controllo.
Bisognerebbe poi vedere quanto di quello che viene differenziato dal cittadino viene effettivamente smaltito e riciclato correttamente negli impianti.
La situazione è sicuramente complessa ma risolvibile: serve potenziare il servizio e adeguarlo ai carichi di rifiuti che produciamo, non è possibile avere rifiuti ingombranti per giorni e giorni sui cigli delle strade.
La pulizia urbana poi è un’altro grosso problema, penso alla pulizia di strade e parchi ad esempio, perché a livello contrattuale gli operatori hanno a disposizione un monte ore per questo servizio che è troppo basso per soddisfare le richieste dei quartieri.
A questo punto credo che Amia possa smettere di investire in eventi e collaborazioni e indirizzare i propri fondi su miglioramenti di buon senso del proprio servizio. Ad oggi troppe chiacchiere e sbagliato l’uso in stile “bancomat” delle partecipate come Amia.

Viabilità:

Per noi di Verona Sud il tema della viabilità è qualcosa di cruciale.
Per troppi anni si è costruito, distrutto, modificato il territorio e con esso la struttura delle strade, il risultato è sempre stato chiaro per chi, come me, ha vissuto sul territorio ogni giorno, quartieri bloccati in una bolla di smog, costretti a slalom fra TIR che sbagliano strada, corrieri a destra e a manca, fiere che portano un traffico troppo oneroso per i nostri quartieri e parcheggi selvaggi durante quei giorni.
Il problema è che spesso si sono fatte decisioni sulla viabilità e l’urbanistica basate o sulla vicinanza alle case dei consiglieri o sull’intervento dei privati, “Se tu costruisci quel centro commerciale lì o ci fai una bella rotondina a tue spese o ci pianti degli alberelli”, questo è il riassunto della pianificazione urbanistica veronese: quando un privato costruisce in certe zone ad alto impatto (come Esselunga della Fiera e Adigeo) deve anche spendersi per la cittadinanza e gli viene quindi richiesto o di mettere a dimora della vegetazione, alberi perlopiù, oppure di accollarsi la spesa di qualche opera pubblica nelle vicinanze.
Il problema è anche che spesso il meccanismo si inverte, cedendo grossi spazi a giganti commerciali con il fine ultimo di completare specifici progetti (come una certa rotondina della Fiera).
Sulla famosa “Variante della Statale 12” che dopo 30 anni, di imbarazzo, è finalmente arrivata ad una fase di progettazione definitiva rimane poco da aggiungere e molto da sperare, ci si augura che la Variante sia davvero la soluzione definitiva ad alcuni flussi dei nostri quartieri ma il controllo del Consiglio di Circoscrizione e di quello Comunale è necessario.

Mobilità sostenibile:

Discorso sicuramente collegato alla viabilità, qui in 5^ Circoscrizione la mobilità sostenibile è qualcosa di sentito e sfortunatamente poco valorizzato dall’Amministrazione.
Abbiamo una rete ciclopedonale frammentata, sconnessa e tenuta in pessime condizioni.
Negli anni si sono susseguite analisi e progettualità che poi non sono state accolte dall’Amministrazione oppure solo in parte, s erve davvero un impegno serio su questo tema e c’è necessità di una progettualità totale di questa rete per poter permettere a tutti di uscire in bicicletta senza il terrore di essere schiacciati o sbalzati via da camion e macchine in corsa, così come è corretto che il traffico ciclabile non vada ad interferire con il traffico automobilistico per assenza di spazi appositi.

Verde pubblico:

Su questo spenderò poche parole che spero però siano significative.
Allo stato attuale la 5^ Circoscrizione ha un solo polmone verde, il parco San Giacomo di Borgo Roma, mantenuto al minimo delle sue potenzialità, e una sola zona naturalistica, il parco della risorgiva della Fossa Bova di Ca’ di David.
La cosa che fa più impressione è che l’interesse al verde pubblico è talmente basso in questa Amministrazione che l’unica area naturalistica della 5^ Circoscrizione è interamente gestita da un’associazione locale, senza sostegno da parte del Comune, e che i piani per aumentare il verde pubblico sono inesistenti, dando invece spazio a ulteriori cementificazioni, come quella di Via Legnago, che con molta probabilità verrà discussa nel prossimo futuro.
Tutto questo deve finire e deve cambiare, Verona non può essere un ammasso di cemento al servizio del turista.

PROGETTI CHE VORREBBE INIZIARE O PROSEGUIRE NELL’INTERESSE DEI QUARTIERI

Di seguito illustro brevemente alcuni dei progetti che mi piacerebbe poter seguire e su cui mi piacerebbe poter aggiornare i cittadini della 5^ Circoscrizione:
– Mi piacerebbe iniziare a costruire una rete di cittadini, enti, associazioni e parti pubbliche per il coordinamento complessivo degli eventi culturali e sportivi della nostra circoscrizione, in questo modo sarà possibile rendere partecipi tutti i territori della città, anche quelli più esterni, agli eventi e alle iniziative cittadine che oggi sono relegate alla 1^ Circoscrizione, quella del centro storico, e in secondo luogo (non meno importante) riuscire ad avvicinare la comunità locale a se stessa e alla città.
– Vorrei spingere alcune progettazioni virtuose, alcune già in movimento, altre bloccate., alcune di queste riguardano i parchi delle Risorgive, la riqualificazione degli ex Magazzini Generali, la pianificazione della rete ciclabile dei nostri quartieri, un sistema efficiente di gestione delle segnalazioni per i lavori pubblici di manutenzione ed il loro controllo.
– Importante sarà anche lo sviluppo della presenza delle Istituzioni e della cittadinanza nei quartieri per potersi riappropriare di spazi in disuso o oggetto di degrado, la presenza attiva delle due parti ci permetterà di combattere sia la percezione di insicurezza delle persone che l’insicurezza stessa.
Chiaramente in 5 anni ci saranno molte occasioni per formare collaborazioni positive e per avviare molti altri progetti e proprio per questo vorrei anche avere un corretto rapporto con la stampa, fornendo tutte le informazioni utili ai cittadini sullo stato dei lavori e dei progetti oltre ad una newsletter diretta via mail e via sito web.

MESSAGGIO PER GLI ELETTORI

Servono oggi persone al servizio dei cittadini all’interno delle istituzioni di Verona.
Non è più possibile vedere logiche clientelari, progetti e poltrone affidate agli “amici di…”, questo modo di gestire la città ci sta portando sempre più in un baratro di politica tossica e nociva.
La politica di una città non può fermarsi alla retorica, di qualsiasi parte politica, ma deve occuparsi del territorio in maniera sana, senza arrivismo e fini personali. Le persone sono di passaggio quindi è giusto pensare a ciò che lasceremo qui, al territorio e al nostro rapporto con esso.
Per poter cambiare però è davvero necessario che i cittadini vadano al voto, che abbiano il coraggio di ascoltare e di cambiare, ci sarà molto su cui lavorare, ma lo faremo sempre con onore, senso del dovere e con enorme senso di rispetto per tutte le persone e per le Istituzioni.