SPAZIO CANDIDATI CIRCOSCRIZIONE

Lo scorso mese, in vista delle Amministrative, avevamo aperto una spazio dedicato ai candidati in 5^ Circoscrizione che volessero condividere con gli elettori, le proprie opinioni e progetti, per i nostri quartieri.

Oggi, in questo appuntamento, vi proponiamo una candidata che gentilmente aveva accettato il nostro invito.

PRESENTAZIONE

Nome e Cognome: Annalisa Avesani
Età: 28
Titolo di studio: Laurea in studi internazionali
Occupazione: Operatrice socio legale presso cooperativa sociale
Quartiere di residenza: Borgo Roma
Partito / Movimento / Lista Civica: Traguardi

MOTIVO DELLA CANDIDATURA

Mi candido con la speranza di rappresentare quei giovani e quelle giovani che hanno deciso di rimanere e provare a lottare per il loro futuro in Italia, a Verona.
Vorrei che il vento del cambiamento partisse dai giovani che si stanno appassionando all’impegno civico e politico e che credono nella possibilità della trasformazione di Verona in una città accogliente, inclusiva, verde e più valorizzata.

OPINIONE SULL’ATTUALE STATO DEI QUARTIERI

Servizi:

I servizi, ove presenti, sono abbastanza scarsi e di poca qualità. Generalizzare è sempre difficile, in quanto esiste una grossa discrepanza tra i quartieri periferici allo sbando e il centro storico sempre più privilegiato. Parlando ad esempio di mezzi pubblici, illuminazione e ciclabili.
Abbiamo bisogno di una visione lungimirante, aperta a nuove idee, che aiuti a pensare fuori dagli schemi. Vanno ascoltate le esigenze dei cittadini in merito ai servizi, favorendo le categorie vulnerabili come gli anziani, o le donne lavoratrici con figli.
Vale sempre la pena ricordare che la fornitura di servizi genera un circolo virtuoso sia in termini economici, sia in termini di forza lavoro, sia in termini di benessere.
Va potenziata l’idea della prossimità, della città a 15 minuti, dove i cittadini possano trovare comodamente senza utilizzare l’auto tutto ciò che serve, dalla scuola, al distretto sanitario passando per i servizi per gli adolescenti, gli asili nido, biblioteche e spazi di co-working partendo dalla rigenerazione di luoghi caduti in disuso.
Vanno pubblicizzati i luoghi di cultura come luoghi di aggregazione per la cittadinanza e ogni quartiere deve essere dotato di spazi simili in un’ottica di prossimità.

Sicurezza:

Anche sulla sicurezza credo esistano differenze tra le diverse zone della città.
La poca illuminazione e la quasi assenza di servizi notturni che raggiungano i quartieri rendono difficile la vivibilità di alcune zone; zone che invece potrebbero essere riqualificate e rese sicure proprio dalla frequentazione e dal potenziamento dei servizi stessi.
Il problema della sicurezza è generale e trasversale a diverse tematiche. Vanno riqualificate le zone dismesse della città e delle periferie, vanno costruiti progetti di portierato sociale in collaborazione con le associazioni presenti sul territorio, vanno aumentate le concessioni degli spazi allestiti per gli esercizi commerciali di media e piccola dimensione per agevolare il controllo di prossimità. Una città vissuta è una sicura. I quartieri non devono essere “quartieri dormitorio”, ma zone vivibili e questo è possibile solo valorizzando spazi come parchi, piazzette e luoghi di aggregazione.

Pulizia:

La pulizia e il decoro urbano occupano forse il gradino più basso della classifica.
Ancora una volta distinguerei le diverse zone della città, ma il degrado è abbastanza generale. Manca una visione comune e declinabile in tutti i quartieri: per esempio, sulla stessa raccolta dei rifiuti esistono prassi diverse a seconda del quartiere. Ma questa non può più essere un’opzione percorribile, data anche l’attuale posizione da fanalino di coda che Verona occupa rispetto alla raccolta differenziata e al riciclo.
Accanto a ciò, è essenziale l’impegno e l’educazione di tutti i cittadini e le cittadine per prendersi cura della propria città, ma è evidente che ognuno di noi è più portato a prendersi cura dell’ambiente se ha un esempio virtuoso che arriva dalle istituzioni.

Viabilità:

La viabilità della città negli ultimi anni è decisamente peggiorata, complice una politica che privilegia solo l’utilizzo dell’auto anche per gli spostamenti brevi.
La rete ciclabile, frammentata e poco logica, non è sufficientemente sicura per permettere ad esempio alle famiglie di scegliere di muoversi in bicicletta.
In particolare, la 5^ Circoscrizione è paralizzata nei giorni di fiera, i residenti faticano a muoversi e a ritornare a casa. Vanno, in questo caso, potenziate le navette e i parcheggi scambiatori lontani dal polo fieristico, invitando le persone a lasciare la propria auto lontana dalla città.
Le ciclabili, i marciapiedi (dove esistono) e le zone pedonali vanno ampliati, migliorati e messi in sicurezza.
Soprattutto, la viabilità va pensata in una modalità inclusiva che deve tenere conto di tutte le persone che stanno sulla strada: anziani, famiglie, bambini, genitori con passeggini.

Mobilità sostenibile:

Come già detto e collegato al discorso della viabilità, si pensa alla mobilità sostenibile avendo una visione inclusiva ed esaustiva della città.
Non basta disegnare una riga sull’asfalto per fare una pista ciclabile: vanno ripensati i collegamenti tra i quartieri e non solo dai quartieri per il centro città, vanno trovati percorsi alternativi dove pedoni e ciclisti non siano costretti a dividersi il poco spazio presente.
Vanno potenziate le rastrelliere, va regolamentata la micro mobilità elettrica e va maggiormente pubblicizzato il servizio di bike-sharing che c’è e in parte funziona.
Ci sono moltissimi esempi virtuosi che possiamo seguire ed adattare alle esigenze di Verona; non dobbiamo lasciare che la pigrizia e gli interessi di alcuni prevalgano sul benessere comune.

Verde pubblico:

Lo scempio a cui abbiamo assistito negli ultimi anni è qualcosa di angosciante e si discosta totalmente dalla tendenza europea che potenzia al massimo le aree verdi a disposizione dei cittadini.
Il verde pubblico va progettato, curato e seguito in modo adeguato e non deve essere pensato solo come opera compensativa per l’ennesimo centro commerciale costruito. Una città con parchi e zone verdi vivibili è attrattiva per i turisti, ma non solo. Ogni cittadino è portato a stare maggiormente all’aria aperta se gli spazi verdi sono curati e adeguati.
Aggiungo, inoltre, che la presenza di alberi aiuta a compensare le ondate di calore che oramai sono sempre più frequenti. Serve un piano di forestazione urbana adeguato, sempre in un’ottica lungimirante.

PROGETTI CHE VORREBBE INIZIARE O PROSEGUIRE NELL’INTERESSE DEI QUARTIERI

Coltivo l’idea di trovare una modalità intelligente per regolamentare il traffico e il parcheggio selvaggio che spesso interessano le nostre zone e, allo stesso tempo, vorrei la possibilità di rigenerare gli spazi dismessi e potenziare le aree verdi.
Sogno una 5^ Circoscrizione vissuta da tutti, dove ciascuno possa portare il suo contributo e si senta libero di vivere e abitare il quartiere.
Mi piacerebbe creare sinergie con le diverse associazioni presenti sul territorio, progettare eventi culturali per far vivere i quartieri in ogni momento dell’anno, creare agevolazioni per giovani e studenti in merito all’affitto delle case con la speranza che più giovani decidano di restare e vivere qui.
Credo che i progetti per i quartieri debbano essere presentati da chi i quartieri li vive: credo, quindi, fondamentale il metodo partecipativo tramite il quale ognuno si possa sentire libero di esprimere le proprie idee e le proprie esigenze, scoprendo forse che, alla fine, sono idee ed esigenze comuni.

MESSAGGIO PER GLI ELETTORI

Non dobbiamo farci sfuggire la possibilità di cambiare la città, dobbiamo pensare alla Verona del domani.
Credo sia giunto il momento di riappropriarci della nostra città e costruirla a misura di donne, uomini, giovani, bambini ed anziani.
Dobbiamo prenderci cura del nostro futuro comune.