BABY GANG PUGNO DURO

Scudo sui ragazzi, per contenere il fenomeno delle baby gang.

Il comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica ha deciso di adottare il pugno duro, un giro di vite che di fatto intensificherà una presenza interforze sul territorio, grazie al coinvolgimento di tutte le Forze dell’Ordine.

Nonostante la situazione risulti costantemente monitorata, con luoghi e momenti di ritrovo già noti, il Sindaco di Verona Federico Sboarina ha richiesto un maggiore coinvolgimento del mondo della scuola proponendo una massiccia attività di prevenzione in aula.

I dirigenti scolastici interessati potranno inoltre richiedere un controllo degli istituti grazie anche all’impiego delle unità cinofile antidroga, al momento, infatti, le verifiche con i cani possono riguardare solamente le aree adiacenti i plessi scolastici ma non è possibile per gli agenti entrare nelle scuole.

Di seguito quanto dichiarato dal Sindaco Sboarina, “Non permetteremo che l’escalation di violenza vista in altre città, con rapine e attacchi alle auto delle Forze dell’Ordine, colpisca anche Verona, purtroppo, quello delle baby gang, è un problema che coinvolge tutta Italia e per questo siamo disposti ad intervenire con il pugno duro ancor prima che il fenomeno possa degenerare, finora abbiamo monitorato le zone e gli orari in cui queste bande si ritrovano, li conosciamo, ma interverremo con ancora più fermezza presidiando il territorio e, dove richiesto, entrando nelle scuole, chiederemo il coinvolgimento dell’ufficio scolastico provinciale e dei dirigenti scolastici, assieme ai servizi sociali, per fare prevenzione ma proporrò anche di entrare nelle scuole con i cani antidroga, in maniera ovviamente rispettosa della privacy, della legge e degli studenti ma l’esperienza della nostra unità cinofila dimostra che la sostanza stupefacente viene nascosta ovunque ed è una maniera efficace per contrastare il microspaccio, ad ogni modo l’azione capillare che facciamo sul territorio funziona anche per isolare le mele marce dai tantissimi ragazzi veronesi in gamba, così come facciamo fuori, anche nelle scuole avverrebbe ovviamente nella massima riservatezza e a garanzia soprattutto dei minori”.