CENTRAL PARK PROPOSTA TOSI RISPOSTA SEGALA

Si ritorna a parlare del Central Park, il nuovo parco che entro il 2026 sorgerà a seguito della riqualificazione dell’ex scalo merci ferroviario di Porta Nuova.

A farlo è Flavio Tosi, Consigliere comunale, Capogruppo Lista Tosi, e candidato Sindaco alle prossime elezioni comunali del 2022, con un proposta che prevede per il parco 350 mila mq di verde, campus scolasti e auditorio da 12 mila posti a sedere e sede unica per gli uffici comunali.

Un progetto, a detta del Consigliere Tosi, praticabile e sostenibile sul piano economico grazie agli specifici canali di finanziamento del PNRR, Piano Nazionale Ripresa Resilienza, redatto dall’Italia per rilanciarne l’economia dopo la pandemia di COVID-19, al fine di permettere lo sviluppo verde e digitale del Paese.

Il progetto ragiona sull’area di 500 mila mq, oggi di proprietà della Signa Group, la più grande società immobiliare privata austriaca, nell’ottica di creare al suo interno contenuti che uniscano l’interesse pubblico, che devono essere il focus delle attività del futuro parco dei veronesi, al necessario equilibrio di redditività che intende legittimamente perseguire chi ha investito ingenti risorse per comprare l’area da Ferrovie dello Stato.

Nel dettaglio la proposta di Tosi prevede che la metà dell’area, 250 mila mq, possa essere destinata a parco vero e proprio, altri 100 mila mq saranno ancora di verde ma a corredo degli edifici che saranno costruiti su 150 mila mq restanti, edifici che non saranno attività commerciali o ricettive turistiche ma relative a un polo scolastico, un auditorium polifunzionale da 12 mila posti, una sede unica degli uffici comunali e un parco tematico della lirica.

Quanto proposta dovrà chiaramente avere una cabina di regia dove al centro ci sarà il Comune di Verona che avrà il compito di far dialogare, privato, Ferrovie dello Stato, dove gli accordi prevedono una stazione dell’alta velocità da realizzare nello stesso periodo, e Provincia che ha in uso gratuito dal Comune gli edifici scolastici.

Verona, precisa Tosi, ha una grande opportunità e realizzabile grazie ai fondi europei, ovvero consegnare ai cittadini un’area verde 350 mila mq complessivi, un area 4 volte più grande del parco San Giacomo di Borgo Roma, liberando il centro storico da molti autobus e permettendo agli studenti di raggiungere agevolmente gli istituti scolastici grazie alla vicina stazione di treni e autobus.

Un proposta, quella del Consigliere Tosi, che ha lasciato però “sorpresa” l’Assessore alla pianificazione urbanistica Ilaria Segala e che nel contesto ha recentemente ha commentato, “E’ una bella notizia che anche il Consigliere Flavio Tosi finalmente ci dia ragione e si sia accorto che il Central Park si farà, si è accorto del tanto lavoro fatto da questa Amministrazione e cerca di metterci il cappello arrivando persino ad abbandonare tutte le sue vecchie posizioni, diceva che il verde era possibile solo al 50% mentre adesso parla del 70% oppure che il parco era una fandonia perché nessuno avrebbe partecipato al bando delle Ferrovie dello Stato che invece ha avuto 3 offerte, mentre adesso che tutto l’iter è concluso, a fronte del nulla del suo mandato, il Consigliere concorda con noi e ci fa avere le sue proposte che senz’altro valuteremo ma intanto sarà meglio correggere alcuni strafalcioni grossolani, il Consigliere parla della società Signa Group come se fosse già l’affidataria ma ancora non è stato fatto il bando del project e della stazione alta velocità che invece è una progettazione di Ferrovie dello Stato che è anche già finita, inoltre, inutile cercare soldi per le bonifiche perché saranno a carico del proprietario dei terreni così come è inutile anche parlare di mq quando non si azzeccano i numeri, in definitiva, il Comune di Verona sta lavorando con il proponente alla variante urbanistica che è roba concreta, diversamente dalle sue suggestioni”.