CORONAVIRUS MISURE TRASPORTO PUBBLICO

L’impegno a contrastare gli assembramenti prosegue e ha nel trasporto pubblico locale un altro grande tema.

Dopo la mappatura di strade e piazze, l’azione preventiva del Comune per eliminare le occasioni di contagio si è concentrata sul servizio dei bus urbani, tutto questo per cercare di mantenere la situazione di Verona che è meno allarmante rispetto ad altre zone dove il numero dei contagi cresce più rapidamente.

Dal 2 novembre, la linea di trasporto urbana, sarà pertanto ulteriormente rafforzata con l’aggiunta di 154 corse sulle attuali 798 già operative, una ricalibratura del servizio di trasporto pubblico che dall’inizio dell’anno scolastico ha dovuto fare i conti con la definizione dell’orario delle lezioni e che aveva aggiunto 800 corse nelle linee più frequentate e negli orari di punta degli studenti, l’ulteriore potenziamento diminuirà gli attuali tempi di attesa, che da una frequenza ogni 20 minuti passerà a 15 e da 30 minuti a 20.

Rispetto al pre Coronavirus restano però in forte diminuzione gli abbonamenti con un calo del 50%, un dato che evidenzia il drastico impatto economico registrato dalla società di trasporto pubblico che, a fronte di minori entrate, sostiene oggi un importante incremento dei servizi messi in campo per limitare gli assembramenti sui propri mezzi con una previsione di perdita di 15 milioni di euro per l’anno scolastico 2020/21 come ha recentemente precisato l’Assessore ai lavori pubblici e infrastrutture, viabilità e traffico Luca Zanotto spiegando l’attuale situazione, “Prima dell’inizio delle scuole non avevamo dati sufficienti per conoscere concretamente la situazione, grazie alla costante collaborazione di Atv è stata data risposta alle necessità che emergevano con 800 corse aggiuntive avviate fino ad oggi, un ampliamento del servizio importante che ha messo in strada più autobus rispetto al 2019 nonostante il calo degli abbonamenti di almeno il 50% e in generale di tutta l’utenza, una situazione per cui si stima in 15 milioni di euro la perdita di quest’anno ma da parte del Comune nulla però è stato lasciato indietro con l’avvio già dalla fine dell’aprile scorso di tavoli tecnici con il Provveditorato per cercare le soluzioni in grado di limitare gli assembramenti, è stato fatto tutto il possibile in una situazione completamente nuova e con molti elementi di incertezza, che il 2020 è l’anno nero per il trasporto pubblico non è una novità difficoltà che a Verona porteranno ad una probabile perdita di circa 15 milioni”.