PROGETTO VERONA SOTTO LE STELLE

Una nuova pianificazione degli spazi pubblici, mai vista prima, per incentivare il lavoro delle attività commerciali ancora chiuse.

Quando da Roma arriverà il via libera, il rispetto della distanze di sicurezza richiederà spazi maggiori per poter gestire un numero di clienti in grado di sostenere l’attività imprenditoriale, questo il tema della recente videoconferenza tra il Sindaco di Verona Federico Sboarina, il Presidente di Confcommercio Verona Paolo Arena e il Presidente della Camera di Commercio Giuseppe Riello.

Di seguito le parole del Sindaco Sboarina, “Nel momento in cui le attività commerciali potranno riaprire, e noi stiamo facendo tutto il pressing possibile perché questo avvenga entro il 18 maggio, saranno necessari spazi aggiuntivi all’aperto per mettere in atto i protocolli di sicurezza e prevenzione, difficilmente un bar potrà sostenersi facendo entrare una persona alla volta per la consumazione di un caffè ecco perché da due settimane stiamo pianificando un utilizzo diverso degli spazi pubblici, affinché la ripresa del lavoro sia sostenuta anche da interventi concreti, progettati per bar e ristoranti ma anche i negozi e il settore dell’abbigliamento, questo è solo uno dei fronti sui quali stiamo lavorando da quando abbiamo lanciato il messaggio al Governo, “Basta codici Ateco”, da allora l’obiettivo è stato quello di essere pronti appena si potrà riaprire e finalmente da parte del Governo sembra esserci uno spiraglio sulla riapertura anticipata di tante attività del terzo settore, risultato a cui tutti abbiamo contribuito, sia a livello locale che regionale.

Un lavoro di squadra affinché il 18 maggio, lavorando nel pieno rispetto delle regole fondamentali per la sicurezza di tutti, possa ripartire il terziario, questa la premessa del Presidente Arena che chiarisce, “Il terziario è sicuramente il settore più colpito da questa emergenza, dobbiamo continuare a tenere alta la pressione sul Governo affinché si convinca che siamo in grado di ripartire in tutta sicurezza adottando protocolli che permettano però di lavorare, in queste settimane abbiamo studiato il progetto “Verona sotto le stelle” perché la nostra città possa essere leader a livello italiano di una progettualità che consenta di rispettare il distanziamento mantenendo i posti dei plateatici, viviamo in una città con spazi all’aperto che pochi hanno, questa nuova visione è sicuramente innovativa ed attrattiva, chiederemo alla Soprintendenza la massima collaborazione, nei momenti storici servono regole storiche, anche temporanee fino al ritorno della normalità.

E’ importante però non fare gli stessi errori commessi dopo la grande crisi economica del 2008 quando si credeva che tutto sarebbe tornato come prima, ha aggiunto il Presidente Riello che aggiunge, “anche adesso ci vorrà almeno un anno e mezzo prima che si torni alla normalità quindi bisogna pensare in maniera nuova e innovativa, creare sviluppo economico applicando regole diverse, sia per le attività commerciali sia industriali, la produzione è ripresa, dal 4 maggio il 90% delle aziende produttive di Verona sono aperte nonostante i problemi irrisolti come mancati finanziamenti e ritardi con la cassa integrazione, criticità che ora si stanno spostando sul commercio e il turismo, è quindi assurdo pensare che sia tutto ancora fermo e che non si possa riaprire per assenza di regole chiare nonostante le categorie, da settimane, abbiano definito protocolli di sicurezza che non sono ancora stati presi in considerazione, dobbiamo fare tutto il possibile perché si riapra quanto prima e si creino nuove possibilità che diano risultati positivi ecco perché abbiamo sviluppato assieme questa proposta al fine di mettere a disposizione le aree libere della città sfruttando gli spazi di vie e piazze per allargare i plateatici o crearne di nuovi, per quanto riguarda il turismo stiamo portando avanti un progetto innovativo di unificazione delle attuali Dmo di Verona e del Lago di Garda per avviare una promozione unificata del nostro territorio così facendo metteremo insieme le risorse dei comuni e, anche come Camera di Commercio, saremo pronti ad aggiungere un contributo sostanzioso, ora però la speranza è che il Governo faccia qualche passo indietro e ci permetta di guardare al futuro, anche stanziando maggiori risorse rispetto a quanto fatto fino ad ora”.