ALLARGAMENTO PARCO SANTA TERESA

Ampliare il Parco Santa Teresa di Borgo Roma e realizzare il primo bosco urbano di Verona, queste le due idee nate dai laboratori del progetto europeo Looper che dopo tre anni di studi si chiuderà a giugno 2020.

Il progetto di learning loops in the public realm è un progetto cofinanziato dal JPI-Urban Europe che si era posto come obiettivo quello di migliorare i processi di coprogettazione all’interno del governo urbano e della pianificazione costruendo una metodologia e una piattaforma partecipata con l’applicazione del metodo del loop di apprendimento ovvero nuovi modi decisionali che riuniscono cittadini, ricercatori e responsabili politici per affrontare le sfide urbane.

Nel progetto, che ha visto la partecipazione in ambiti diversi anche delle città europee di Bruxelles e Manchester, la nostra città di Verona era stata chiamata ad affrontare alcune tematiche ambientali nella zona scelta di Verona Sud avvalendosi di strumentazione e metodologie di rilevazione innovative, come i tre rilevatori NOx installati nel nostro paese dei quali vi avevamo parlato in nostro articolo, monitorando alcuni indicatori ambientali relativi alla qualità dell’aria e all’inquinamento acustico e proprio per questo motivo le due proposte hanno da subito trovato l’approvazione da parte dell’attuale Amministrazione Comunale.

La proposta di allargamento dell’attuale parco, locato tra viale dell’Agricoltura e viale dell’Industria, vedrebbe l’ampliamento su due lotti facenti parte del Prusst, il programma di riqualificazione urbana e sviluppo sostenibile del territorio, di circa 20 mila metri quadri nell’area di via Ongaro creando un unica area di riforestazione urbana, più un terzo lotto di proprietà dell’Ater, l’azienda territoriale per l’edilizia residenziale che opera nell’ambito della costruzione e recupero degli immobili utilizzando risorse finanziarie proprie o provenienti da finanziamenti statali o regionali allo scopo di locarli e venderli a prezzi economicamente competitivi, che di fatto vedrebbe una riduzione dell’area edificabile del 50% a favore di un maggiore verde pubblico.

Il progetto, presentato dall’Assessore alla pianificazione urbanistica Ilaria Segala, dall’Assessore ai lavori pubblici e infrastrutture, viabilità e traffico, Luca Zanotto e dall’Assessore strade e giardini Marco Padovani, che ha visto la partecipazione anche del Presidente di Legambiente Chiara Martinelli e del Presidente del comitato Verona Sud Giorgio Benini, sembra di fatto avere trovato tutti d’accordo, “Ci siamo messi subito al lavoro per valutare questi due progetti che, sicuramente, avrebbero una ricaduta importante per tutto il quartiere, dal punto di vista della qualità della vita e della sostenibilità ambientale, ovviamente ora dovremo sederci al tavolo con Ater e verificare dove è possibile spostare i crediti edilizi essendo terreni edificabili, con un determinato valore economico, non si può fare semplicemente una variante per farli diventare un parco pubblico, dobbiamo prima trovare delle aree alternative dove far atterrare quei volumi edilizi”, ha spiegato l’Assessore Ilaria Segala, parole a cui hanno fatto eco quelle dell’Assessore Luca Zanotto, “Su Verona Sud si giocano delle partite importanti, se da un lato verranno realizzate opere fondamentali per la viabilità, come la Statale 12, il ribaltamento del casello autostradale e il filobus, dall’altra lavoriamo a progetti di sostenibilità ambientale per ridare un volto ai quartieri residenziali, oggi i lotti del Prusst attigui al parco sono di fatto delle aree cementate, grazie a questi due progetti potrebbero diventare un giardino e dar vita ad un altro polmone verde per la città, la prima cosa da fare è sicuramente interrompere la viabilità su via Ongaro, spostare i posteggi nelle vie limitrofe e collegare i lotti di proprietà del Comune con il parco”, un progetto europeo sul quale l’Amministrazione Comunale ha da subito creduto come ribadito dall’Assessore Marco Padovani e che in conclusione ha aggiunto, “Più verde a Verona Sud ma anche negli altri quartieri della città, a breve, in via Rigoletto, piantumeremo duemila tra piante ed essenze, un impegno costante per aumentare il patrimonio verde cittadino e preservare l’esistente”.