REVISIONE VARIANTE 23

Dopo la precedente bocciatura, 5 circoscrizioni su 8, la variante 23 torna a fare parlare di sé a seguito del recente incontro di revisione presentato a Palazzo Barbieri dall’Assessore alla pianificazione urbanistica Ilaria Segala in presenza del Sindaco di Verona Federico Sboarina.

Dalla prima versione datata 2017 sono state 405 le osservazioni presentate, grazie anche alla possibilità data ai cittadini di dire la loro tramite appositi form web e indirizzi istituzionali connessi, osservazioni che però, se pur tenute in considerazioni, non ha portato ad una rimodulazione comunemente accettata dalle diverse forze politiche.

Tra i più critici il Partito Democratico che tramite il suo Consigliere Comunale e Capogruppo Federico Benini, considerando la revisione come una “brutta copia dell’originale”, ha dichiarato “Quella presentata ieri dall’Assessore Segala taglia sì le aree commerciali, ma solo per compensarle in maggior parte e nei punti meno opportuni della città, come la 3° e la 5° Circoscrizione, con nuovo residenziale, direzionale, alberghiero, turistico-ricettivo senza alcun rapporto con i bisogni dei quartieri, che sono stati completamente esclusi dal confronto, Circoscrizioni non consultate e senza alcuna visione di quella che dovrebbe essere la Verona del futuro”.

Di seguito, per completezza, vi riportiamo alcuni punti cardini della nuova revisione:

– Limitazione e delocalizzazione delle strutture commerciali, sia grandi che medie, rispetto alla prima versione sono state eliminate sei grandi strutture, tra cui quelle previste alla Cercola, alla Bassona e alla Spianà, tre le grandi strutture a cui è stata notevolmente ridotta la superficie commerciale, Rossetto da 11.300 a 8.200 mq, ex Tiberghien passa da 15.305 a 6.000 mq, ex tabacchi da 18.406 a 7.000 mq.

– Diminuzione del 16,86% del perimetro del centro urbano in cui è possibile autorizzare la costruzione di nuovi centri commerciali in attuazione alla normativa regionale di pianificazione delle aree destinate a strutture di vendita, escluso da nuove costruzioni commerciali anche il centro urbano di Ca’ di David e parte della Bassona.

– Riduzione del 18% della superficie agricola da utilizzare per nuove edificazioni, la stima del consumo di Sau passa da 784.405 mq della vecchia variante a 645.245 mq della nuova versione che preserva una notevole percentuale di territorio, per le nuove costruzioni è stato reinserito il vincolo di utilizzo del contributo di sostenibilità per opere pubbliche al 100%, anziché al 50% con approvazione del Consiglio Comunale dei progetti di servizi pubblici realizzati dai privati e destinati ad essere convenzionati per una valutazione dell’interesse pubblico e non solo della conformità tecnica.

– Riduzione della nuova edificazione, tra le schede ridotte e le schede cassate, la nuova edificazione è inferiore alla precedente variante 23 con una riduzione di 15.697 mq di edificato previsto con un’inversione di tendenza nel senso che è la prima variante che riduce la nuova edificazione.

– Schede Norma eliminate per Palazzina, Ca dell’Orto, Cercola, Santa Maria in Stelle, Ex tiro al volo, Spianà golf, San Rocchetto, Tigli, Quinto.

– Verifica della legittimità degli edifici oggetto di recupero localizzato negli ambiti a parco agricolo e successiva eliminazione di quelli che risultavano affetti da abuso, delle 94 istanze presentate 31 quelle approvate dalla precedente amministrazione, di queste a seguito dei controlli sull’abusivismo solo 11 risultano legittime.