PRESENTAZIONE PROGETTO AUTORIZZAZIONE CARTIERA

Invitando tutti i paesani a partecipare alla presentazione pubblica del progetto di autorizzazione integrata ambientale e relativa valutazione della cartiera di Ca’ di David, in programma martedì 9 luglio alle ore 19.00 presso la sala polifunzionale Pirù di via Carmagnola, riportiamo di seguito un riepilogo della situazione a cura del Consigliere Circoscrizionale Michele Bresaola.

Venerdì 28 giugno 2019 il settore Ambiente della Provincia di Verona, che è l’ente competente a gestire tutte le questioni della cartiera di Ca’ di David, ha emesso un provvedimento in cui sospende l’autorizzazione allo scarico delle acque reflue nel canale Giuliari e di conseguenza ferma anche l’attività produttiva. Inoltre viene confermata la sospensione dell’Autorizzazione Unica Ambientale (la sigla è A.U.A.), che era stata rilasciata dal Comune di Verona (per mezzo dello Sportello Unico Attività Produttive) ed adottata dalla Provincia di Verona nel 2018 con determinazione provinciale numero 686 del 6 marzo 2018. Essa raccoglie tutte le prescrizioni a carico della cartiera, per rispettare le normative sull’inquinamento dell’aria, dell’acqua, del suolo, del rumore, ma non riguarda quella sui rifiuti. Come ben sapete infatti, il problema più visibile è proprio quello degli enormi cumuli di semilavorati che giacciono sui piazzali (e che lì non devono stare!) da ormai 5 anni, senza un’effettiva, sostanziale, progressiva e continuativa diminuzione. Di volta in volta, infatti, gli impegni professati da parte della Cartiera sono sempre stati disattesi e non rispettati.

Venendo agli ultimi sviluppi, Comune ed A.R.P.A.V. hanno condotto un sopralluogo il 9 maggio in cui hanno visto che vi sono ancora problemi molto gravi all’impianto di depurazione, grandi accumuli di semilavorati nei piazzali e ristagni di acqua sporca. A.R.P.A.V. ha fatto un ulteriore sopralluogo e il 27 giugno ha comunicato che la Provincia avrebbe dovuto “prendere idonei ed urgenti provvedimenti amministrativi, atti a far sospendere lo scarico in corso d’acqua superficiale fintanto che non sarà ripristinata e collaudata la corretta funzionalità dell’impianto di depurazione in ogni sua fase”.
Questa situazione è gravissima perché significa che la Cartiera sta inquinando l’acqua del canale (situazione di pericolo per l’ambiente) e sta continuando a mettere a rischio la salute dei cittadini di Ca’ di David e degli stessi lavoratori della cartiera, che sono costretti a lavorare in un ambiente insalubre ed insicuro.
La Provincia ha dato tempo alla Cartiera fino al 15 luglio per mettere apposto l’impianto di depurazione. Vale la pena ricordare che è dal 2016 che l’impianto di depurazione ha continui problemi di funzionamento e più volte è stato costretto ad essere spento ed aggiustato. In tutto questo sono sempre state chieste dall’azienda proroghe su proroghe di tempo.

Al seguente link è possibile reperire il documento pubblico provinciale.

Pochi giorni fa la Cartiera di Ca’ di David ha terminato di presentare i documenti in Provincia per chiedere di tornare in possesso dell’Autorizzazione Integrata Ambientale (la sigla è A.I.A.), che le era stata tolta nell’agosto 2017 a causa dei soliti problemi di cumuli di semilavorati sui piazzali esterni, depuratore inefficiente e ristagni di acqua nel piazzale.
Ciò significa che la Cartiera mira a tornare a produrre a pieno regime, ovvero 400 tonnellate al giorno, contro le attuali 20 tonnellate al giorno prodotte.
Infine nel luglio del 2018 si era pure scoperto che la cartiera non aveva la certificazione antincendio. Ciò è gravissimo, ma per fortuna l’hanno riottenuta nei primi mesi di quest’anno.
Siccome la Cartiera ha presentato un progetto per ottenere di nuovo l’Autorizzazione Integrata Ambientale (A.I.A.), esso deve essere soggetto ad una procedura di controllo che si chiama Valutazione di Impatto Ambientale (la sigla è V.I.A.).
La V.I.A. analizza tutti gli impatti del progetto sull’aria, sull’acqua, sulla viabilità, rumore ed ordina al privato di fare una pubblica presentazione del progetto che viene valutato come V.I.A. (articolo 14 della legge regionale 4 del 2016). Ma quale credibilità può offrire la ditta se non riesce a rispettare neppure gli impegni assunti con l’A.U.A. che sono sicuramente meno onerosi? E non riesce a rispettarli in anni ed anni di continui rinvii e proroghe concesse. E non riesce a rispettare neppure gli impegni proposti dalla ditta medesima.

Al seguente link è possibile reperire i documento pubblici dell’A.I.A. e della V.I.A.