VARIANTE 23 APPROVATA

Dopo 10 giorni di confronto, oltre 500 emendamenti presentati, con 23 voti favorevoli e 9 contrari la variante 23 e relativo piano interventi è stato promosso come da revisione dell’Amministrazione del Sindaco Federico Sboarina.

Lo stesso Sindaco di Verona ha precisato, “Questa amministrazione si è presentata alle elezioni con un preciso programma elettorale che è stato sostenuto dai cittadini e sul quale ci basiamo per portare avanti la nostra progettualità, è stata effettuata una rimodulazione importante che va nella direzione di uno sviluppo urbanistico più sostenibile della città, con meno centri commerciali e una migliore ridefinizione degli spazi urbani, è solo il primo passo di un percorso che porteremo avanti per apportare le migliori soluzioni possibili per il territorio, perché abbiamo una visione ampia di come vogliamo il futuro di Verona.

Nonostante la diminuzione del 16,86% del perimetro del centro urbano, la riduzione del 18% della superficie agricola da utilizzare per nuove edificazioni, la verifica della legittimità degli edifici oggetto di recupero localizzato negli ambiti a parco agricolo e successiva eliminazione di quelli che risultavano affetti da abuso, l’eliminazione delle schede di norma a cui si applicano i criteri di flessibilità per Palazzina, Ca’ dell’Orto, Cercola, Santa Maria in Stelle, Ex tiro al volo, Spianà golf, San Rocchetto, Tigli, Quinto, diverse sono state le reazioni delle rappresentanza politiche coinvolte nel processo di revisione.

Soddisfazione parziale per Carla Padovani Consigliere comunale Capogruppo del Pd ed Elisa La Paglia Consigliera Pd, “Abbiamo portato a significativi miglioramenti alla Variante, restano però preoccupazioni in merito agli interventi futuri, che non presentano una precisa analisi a favore di una maggiore vivibilità dei quartieri” parere condiviso da Michele Bertucco Consigliere comunale per Verona e Sinistra in Comune nonostante siano state approvate alcune sue proposte, tra cui la riduzione delle previsioni commerciali sull’area dell’ex Eva Frigoriferi e il dimezzamento delle previsioni residenziali in via Puglie a Chievo.

Per Tommaso Ferrari Capogruppo di Verona Civica sembra non esserci una visione di insieme, “Manca una analisi complessiva sull’impianto urbanistico della città, per il futuro mi auguro ci sia un cambio di prospettiva verso una maggior vivibilità del territorio”, una revisione da bocciare per Marta Vanzetto Capogruppo del Movimento 5 Stelle, “Se la prima Variante 23 non esprimeva i veri desideri dei cittadini, nemmeno in questa si vedono soluzioni davvero significative per la città, visto che non vi erano termini di legge per l’approvazione di questo documento, si poteva valutare un percorso diverso, che ne consentisse un analisi più approfondita” mentre per Alberto Bozza Consigliere della Lista Tosi si tratta di una occasione persa, “La prima versione della variante si basava su un confronto tra pubblico e privato finalizzato al rilancio dei rispettivi comparti, ora restano tanti buchi, dati da stralci effettuati senza portare altri progetti per una effettiva crescita urbanistica, la nuova variante cancella di fatto anche importanti opere pubbliche compensative”.

Pareri positivi dalla maggioranza con Marco Zandomeneghi Capogruppo di Battiti per Verona, “Il documento ha apportato una rimodulazione importante diretta non solo alla riduzione delle aree adibite a commerciale ma, nel complesso, ad un miglior utilizzo del territorio, per quanto riguarda lo sviluppo di un piano del traffico sostenibile questa Amministrazione sta già operando in tal senso, senza inutili proclami ma con un percorso di lavoro ben preciso”, dello stessa opinione Anna Grassi Consigliera della Lega che ribadisce, “Siamo di fronte ad un primo passo per la pianificazione territoriale cittadina, un chiaro segnale di contrasto alla proliferazione di centri commerciali, nella direzione di uno sviluppo urbanistico più attento alle esigenze del cittadino”, e Gianmarco Padovani Capogruppo di Verona Pulita, “La Variante 23 garantisce una notevole miglioria nello sviluppo urbanistico della città, rendendolo più sostenibile e confacente al benessere dei cittadini”.